'Et di questo il Vasari non ne fa mentione', così nel Seicento scriveva nelle Considerazioni sulla pittura Giulio Mancini incuriosito dal misterioso artista viterbese del quale andavo scoprendo e 'riconoscendo' opere tra Roma a Viterbo. Antonio del Massaro, detto Pastura, ritenuto il più 'peruginesco' dei collaboratori del Pintoricchio fu uno dei divulgatori del linguaggio peruginesco nella Tuscia e questo volume cerca di restituirne attraverso saggi e documenti un'immagine il più possibile nitida.