"Tutta la produzione artistica della Trevisan è improntata sul principio della luce naturale della quale sono colti gli infiniti riflessi. Nell'astrattismo lirico Trevisan ritrova la sua concezione dell'arte che non è una rappresentazione geometrica della realtà ma la sua frammentazione in colori e segni. Klee e Kandinsky con la loro essenzialità sono testimonianza di quel rapporto immediato tra l'artista e l'opera d'arte, che si esprime con i colori e i semplici segni. L'interiorità di Trevisan riaffiora nel suo universo artistico arricchendolo delle infinite sfumature che sono proprie dell'animo umano. Ogni composizione diventa così un'esperienza unica e irripetibile poiché frutto di un attimo fugace di vita vissuta. La continua oscillazione tra la ricerca estetica e i suoi riflessi emotivi, rendono l'arte di Trevisan poetica. Le atmosfere rarefatte delle sue opere disperdono voci e suoni lasciando intravedere una realtà essenziale fatta di linee che vanno a comporre la trama dell'esistenza. La realtà diventa così materia da esplorare, incidere, sacrificare nel rituale catartico dell'arte." (Tratto dal testo di Roberta Semeraro)