Il libro nasce dall'intreccio di varie arti, complementari tra loro, che ruotano intorno a dimore e vivande di una certa rilevanza, raccontando il segmento temporale di storia della cucina che va dal Trecento al Settecento. La peculiarità di questo libro è quella di dare forma, figurazione, ad alcune preparazioni attraverso la rappresentazione grafica, inedita, che ne fa Carla Latino. Il commento storiografico e i rimandi artistici e geografici arricchiscono e completano la ricerca che incuriosisce il lettore attraverso un fil rouge che prevede il raccordo fra alcune realtà, fatte talvolta solo di tracce e di fonti storiche. Difficile non venir sorpresi da un elemento araldico che diviene tutt'altro da sé, da un particolare pittorico che si trasforma in una preparazione gastronomica. Da segnalare l'argomentazione, non conosciuta, dell'agronomo Agostino Del Riccio sulla cioccolata medicea e il manoscritto inedito dell'Accademia della Crusca. La "Sezione gastronomica" adatta alcune proposte culinarie, sollecitando il lettore a sperimentarle. L'indagine si focalizza su Firenze e dintorni per dilatarsi, inevitabilmente, in altre zone della Toscana.