Un essere umano e un robot giocattolo antropomorfo s'incontrano in un mercato delle pulci di Roma: uno di quelli in cui abili nomadi rovistatori di cassonetti dell'immondizia mettono in scena tutta l'obsolescenza programmata occidentale. I due scoprono di essere accomunati da simili, inesplicabili esperienze e da ricordi legati perlopiù a vecchi oggetti desueti o anacronistici: anticaje. Decidono quindi di trasformare le proprie vicende in un libro d'anticipazione - fantascienza del quotidiano - scritto a quattro mani (due mani e due tenaglie): diciannove racconti che costituiscono il tentativo, forse proustiano, di comprendere come quelle vecchie cianfrusaglie siano riuscite a deformare la realtà attorno a loro.