Il racconto della lotta dell'autore contro l'ansia e la storia degli sforzi di scienziati, filosofi e scrittori per comprendere questa condizione. Fino a qualche decennio fa l'ansia non esisteva come categoria diagnostica. Oggi è la forma in assoluto più comune di patologia mentale ufficialmente classificata. Scott Stossel ci guida delicatamente nei meandri di una sofferenza tanto pervasiva, quanto ancora troppo spesso fraintesa. Attingendo dalla propria infinita battaglia contro l'ansia, l'autore presenta una storia straordinaria, allo stesso tempo intima e autorevole, degli sforzi compiuti per comprendere tale condizione da una prospettiva medica, culturale, filosofica ed esperienziale. Egli spazia dai primi resoconti medici di Galenoe Ippocrate, passando per le successive analisi di Robert Burton e Søren Kierkegaard, fino agli studi dei grandi scienziati del XIX secolo, come Charles Darwin, William James e Sigmund Freud, per arrivare infine alle più recenti ricerche dei neuroscienziati e dei genetisti. Riporta storie di personaggi eminenti, come di membri della sua famiglia che hanno lottato contro l'ansia. Descrive in modo vivido l'ansia umana - il suo impatto paralizzante, il suo potere devastante di immobilizzare - e nel contempo esplora i metodi adottati da chi ne soffre per gestirla e ridurla. In questo libro l'autore non rivela soltanto le infinite manifestazioni emotive e le angosce di questa condizione, ma anche le moltissime psicoterapie, le terapie farmacologiche e gli altri rimedi (talvolta bizzarri) che sono stati proposti per provare a contrastarla. Un'opera erudita ed empatica, spiritosa e stimolante, che offre al lettore un'ottima comprensione dei fattori biologici, culturali ed ambientali che contribuiscono a tale sofferenza.