Nel 1984 Fede, Nico e Annina sono compagni di quarta elementare di una scuola della collina torinese. Ad Annifé, la loro città immaginaria, tutti i bambini hanno i genitori. Annina e Nico, orfani, vivono in collegio. Fede sogna di volare come il Barone Rosso, ma soffre di aviofobia. È il figlio di Giovanni, avvocato infelice che lavora dietro un tendone che separa casa e famiglia dallo studio. Mirco, bidello trasgressivo, regala attimi di libertà ai bambini. La maestra Sophie per Annina è una mamma. È innamorata di Mirco, ma è sposata. Suo marito, uno spietato diplomatico, scopre il tradimento. Quando i due amanti sono a un passo dalla fuga, all'improvviso Mirco scompare, Sophie abbandona la scuola. Nico scappa dal collegio. Nel 1996 Annina e Fede, ventenni, si incontrano per caso. Lei è una parrucchiera insoddisfatta. Lui studia legge come avrebbe voluto il padre, morto da poco, dopo una svolta professionale che non potuto condividere moglie e figlio. Fede non vuole diventare come Giovanni, lavorare dietro un tendone di un teatro, dove quando si alza il sipario l'avvocato è un attore e la giustizia non è uno strumento per tutelare i più deboli. I due decidono di unire le forze, per scoprire che cosa è successo agli eroi della loro infanzia e superare le proprie paure.