Il volume è la prima monografia dedicata al lavoro dell'artista svizzera Anne Pantillon, e raccoglie tutte le serie e le ricerche sviluppate dall'artista dagli anni Duemila. Oltre duecento fotografie permetteranno al lettore di scoprire i differenti momenti che connotano la produzione artistica di Anne Pantillon, ognuno connotato da un gesto e un processo peculiare. Infatti, durante la sua carriera Pantillon ha dato vita a incessanti sperimentazioni estetiche, passando dal realismo all'astrazione e dall'astrazione al realismo con una facilità sconcertante. Al tempo stesso la sua opera così poliedrica ne dimostra l'abilità: l'artista padroneggia l'acquarello, il disegno, la china, la pittura ad olio e l'incisione. In occasione della sua serie più recente, Oscillographies, Pantillon ha lasciato cadere un pennello per dipingere con «gomiti e avanbraccio», mobilitando tutta l'energia del suo corpo per creare opere di intensa vibrazione. È tuttavia altrettanto importante sottolineare che questa produzione artistica si connota per alcuni temi che le donano coerenza quali lo studio della natura selvatica e urbana, l'osservazione e la rappresentazione del movimento così come i legami tra pittura e musica. Completano il volume i testi di Nathalie Chaix, direttrice del Musée Jenisch à Vevey, di Corinne Currat, assistente curatore alla Fondation de l'Hermitage a Lausanne, e di Pierre Fankhauser, autore e traduttore, di cui Anne Pantillon ha illustrato la raccolta poetica La visée.