Il libro propone una riflessione sul progetto dello spazio pubblico come architettura dei comportamenti e come luogo performativo, a partire dalla ricognizione di alcune esperienze didattiche, di ricerca e progetto del paesaggista Lawrence Halprin e della coreografa e danzatrice, sua sposa, Anna Schumann, collocate nella decade dei Sessanta. Sono workshop e attività didattiche (Experiments in Environment, 1966-1971), ricerche teoriche e codifiche metodologiche (Motation, 1965 e rsvp Cycles, 1969), nonché opere tra le più significative dell'architettura del paesaggio del Novecento (Sequenza di spazi pubblici di Portland, 1963-1970), tutti tra loro intrecciati. Il libro li documenta e illustra, con materiali provenienti dall'archivio The Lawrence Halprin Collection, dell'Architectural Archive of University of Pennsylvania di Philadelphia.