A ottantacinque anni dalla promulgazione delle leggi razziali, l'autrice ci offre una nuova storia al femminile. Una bambina, soltanto perché è ebrea, è costretta a lasciare Roma con la sua famiglia, i giochi, la scuola, gli amici, per intraprendere un lungo viaggio verso l'Argentina, e ritornare in Italia in età adulta. La vita di Anna Bises fa parte a pieno titolo della storia del novecento, delle sue ferite, degli urti della storia, con i quali donne come lei hanno dovuto fare i conti e riformulare la propria identità.