Primo sacerdote, nella storia universale, a ricevere il segno visibile delle stimmate (nel 1918), Padre Pio porta nel cuore anche un fascinoso mondo interiore, popolato di angeli e demoni. Luminoso, per la parte degli angeli, impietoso, per quella dei demoni. Come del resto accade a ciascuno di noi. A giudizio di Gianluigi Pasquale, proprio questa dialettica di visibile e invisibile restituisce completamente la figura dello stigmatizzato del Gargano e permette di comprendere tensioni e contrasti nati intorno alla sua persona. Attraverso un meticoloso studio dell'Epistolario - in particolare delle lettere dove balugina, accanto al candore del giovane frate in dialogo con gli angeli, il tremore per quel Maligno che gli si poneva di frammezzo - questa ricerca mostra come il mondo interiore di Padre Pio esprima pienamente il segreto linguaggio del nostro «io profondo» e apra alla conoscenza e alla comprensione della sua inavvicinabile statura storica, morale e spirituale, oltre che della sua intensa esperienza di sofferenza e del suo rapporto di comunione con il Signore.