Sono qui raccolte tre commedie, probabilmente coeve e risalenti alla prima metà del II secolo a.C., giocate sul tema del doppio, sull'equivoco che può scaturire dalla presenza in scena di due personaggi simili e intercambiabili. Nell'Anfitrione, tragicommedia di inquietante ambiguità, Giove e Mercurio prendono i sembianti, con malizia e cattiveria, del protagonista e del suo schiavo, per vincere il pudore dell'amata di turno. Le Bacchidi sono una piacevole scatola a sorpresa, un gioco effervescente imperniato sull'inganno ordito da una coppia di sorelle. I Menecmi sono il prototipo della classica "commedia dei gemelli", separati alla nascita e involontariamente rivali, fino alla liberatoria agnizione finale. In ogni caso il gioco degli equivoci è solo un pretesto: è lavis comica esplicita e prepotente di Plauto a fare di questi testi veri e propri capolavori del teatro antico.