Il volume accompagna la mostra personale di Andrea Anastasio allestita dal 17 ottobre al 30 novembre 2020 presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ospitata nelle sale del primo piano dedicate agli affreschi in stile pompeiano, l'esposizione stabilisce un intenso dialogo tra opere ceramiche recenti di Anastasio e le testimonianze archeologiche di Pompei e dell'area vesuviana. La mostra approfondisce gli aspetti della ricerca di Anastasio che riguardano la storia dei manufatti, specialmente quelli pre-industriali, e le questioni estetiche, culturali e filosofiche che la loro sopravvivenza pone al nostro presente. Sono esposte sei nuove collezioni di opere in ceramica realizzate per Ceramiche Gatti 1928, la storica bottega d'arte di Faenza di cui Anastasio è Direttore Artistico dal 2017: Riflessi di Alta Quota (2018), Esodi (2019), gli Intervalli (2019), Volpedo (2018), Auree (2018) e Un fiore per 12 mesi per Galleria Giustini Stagetti- Roma (2019). Ciascuna di queste collezioni esplora, sia sul piano formale che su quello concettuale, relazioni inedite tra il nostro presente tecnologico, frammentato e accelerato, e le molteplici forme con cui le arti decorative e i manufatti pre-industriali hanno interpretato, in passato, i valori collettivi, i bisogni concreti, le aspirazioni umane e l'universo simbolico.