Nella società contemporanea gli amici costituiscono sempre più spesso una risorsa preziosa di socialità, in un certo senso l'inizio di nuove forme di comunità contemporanee, antidoto ai rapporti sociali precari e flessibili. Archetipo della relazione elettiva, dispositivo etico per eccellenza, l'amicizia si configura così come forma reticolare di capitale sociale i cui vincoli e risorse si declinano nell'ambito privato e individualista della vita quotidiana. Ma l'amicizia è anche figlia della modernità e delle sue ambivalenze, e di essa, più che definizioni, è facile cogliere variazioni semantiche e sfumature. Il volume esplora le configurazioni delle reti amicali di alcuni giovani adulti milanesi attraverso i risultati di una ricerca empirica che combina le tecniche di rilevazione qualitative con quelle proprie della Social Network Analysis. Ne emerge un quadro in cui i giovani, uomini e donne, investono risorse emotive, sviluppano senso di appartenenza e condotte etiche, sostituiscono in parte con gli amici i punti di riferimento affettivi della famiglia d'origine o di quella d'elezione. Tale investimento non è però privo di conseguenze per la società: da un lato è necessario confrontarsi con forme di appartenenza flessibili e mutevoli, dall'altro occorre fare i conti con norme e valori il cui raggio di influenza coincide con i confini simbolici delle reti amicali e si esaurisce nell'ambito privato delle relazioni personali.