A dieci anni dalla scomparsa (dicembre 2007) di Dante Isella, vede la luce questo libro che risponde a un progetto da lui già delineato con precisione. Sono qui raccolti gli interventi dedicati dal grande filologo a «testi» figurativi, ma non solo, di artisti amici: tutti compagni di viaggio per tratti di vita più o meno lunghi, con cui Isella aveva instaurato un dialogo ricco di suggestioni reciproche, in una comune tensione verso valori condivisi. «Sono tutti scritti su artisti a lui contemporanei, quasi che il referto del critico fosse sempre e necessariamente accompagnato - come infatti avviene qui di regola - da un incontro umano» (così Pier Vincenzo Mengaldo nella sua nota introduttiva): Morlotti, Guttuso, Francese, Della Torre, Broggini, Valenti, Negri, Guccione, ecc. sono le presenze amiche colte nel farsi del proprio lavoro, attraverso una «lettura» in cui «Isella ha saputo far proprio il meglio del linguaggio della critica d'arte, e forse soprattutto di Roberto Longhi». Prefazione di Pier Vincenzo Mengaldo.