In questa biografia riccamente documentata e costellata dai ricordi di una profonda amicizia, Piero Verni offre l'opportunità di rileggere la storia recente del Tibet attraverso i gesti rivoluzionari di una donna eccezionale, che ha fatto della compassione e della resilienza il suo stile di vita. È solo una bambina quando nel 1950 Jetsun Pema è costretta a fuggire in India a causa dell'occupazione cinese in Tibet. Comincia così la sua educazione al di fuori dei confini della sua terra, strappata dalle sue radici e soprattutto dall'amato fratello maggiore, Sua Santità il XIV Dalai Lama. Questa separazione non le ha però impedito di lottare pacificamente a fianco del suo popolo, preservandone la cultura e gettando semi di speranza. A metà degli anni Sessanta, ancora giovanissima, diventa infatti direttrice del Tibetan Children Village, un'importante istituzione che le permette di occuparsi di centinaia di migliaia di bambini profughi e allo stesso tempo di proteggere la cultura tibetana. Il suo inarrestabile impegno come educatrice l'ha così portata a diventare la prima donna Ministro del governo tibetano in esilio e a ricevere importanti riconoscimenti in tutto il mondo. Amala, così chiamata affettuosamente dai suoi studenti e che significa la Madre del Tibet, è il ritratto esemplare di una donna che sa lasciare come testimonianza attiva la forza rivoluzionaria dell'amore.