"Alzati fanciulla" è l'invito che Gesù fece a una fanciulla morta per farla resuscitare (Marco, 5, 38). Questa citazione evangelica illumina il senso dei nove racconti di Daniela Pavan Verago, che hanno tutti per protagoniste donne dimenticate, cresciute con il peso dell'inadeguatezza: non sono mai abbastanza belle, abbastanza intelligenti o ricche. Fin da giovani sembrano dover elemosinare quell'affetto che ad altri è elargito con naturalezza e finiscono quasi sempre con il ripetere, come per un antico sortilegio, gli errori delle madri. Sono donne a volte strappate dalla loro terra d'origine, quel Veneto che riemerge dalla memoria come una terra d'altri tempi, popolata di gente volenterosa e solidale.