La maggior parte degli insegnanti è ancora convinta che si possa imparare solo stando fermi, zitti e facendo tutti i compiti. Ma se si onorassero tutti gli stili di apprendimento senza giudicare il ritmo di sviluppo di persone che sono ancora in divenire, e che, per inciso, lo saranno fino alla fine dei loro giorni, allora ogni persona sarebbe considerata uno "studente modello". Purtroppo, il nostro sistema educativo odierno non incoraggia il pensiero olistico, intuitivo e immaginativo, ossia basato sulle immagini, ma predilige di gran lunga quello che si fonda sulla verbalizzazione. Il clima che si respira nella scuola provoca forte stress agli alunni dovuto alle pressioni e alle attese didattiche che non si conformano alla loro natura. Nelle scuole si formano perlopiù conoscitori ma non pensatori. Un'altra scuola è possibile mette in evidenza la convinzione che nella scuola và promossa una riflessione per "vedere" sempre meglio i bambini attraverso la possibilità di vivere esperienze didattiche fuori dalla scuola pubblica, non però come una fuga da un'esperienza avvilente ma piuttosto come la messa in atto di progetti educativi con una loro specificità e diritto di espressione. Sulla base di una critica alla scuola convenzionale, il libro intende offrire un ventaglio di proposte alternative, prospettando per ciascuna sia gli assunti teorici sia le effettive realizzazioni. Da Rudolf Steiner a don Lorenzo Milani, da Maria Montessori a Mario Lodi fino all'educazione famigliare, ogni capitolo prende in esame una visione pedagogica e ne presenta la relativa traduzione pratica. È così offerto un panorama di scelte possibili a chi stenta a riconoscere nei sistemi scolastici convenzionali una risposta adeguata ai reali bisogni di apprendimento, crescita e sviluppo di ciascun bambino.