L'orrore popolare che era radicato nella civiltà rurale (credenze, fole, magie, superstizioni) si è inurbato a seguito dei fenomeni di migrazione interna al Paese e, anziché inaridirsi, si è innestato sul tessuto cittadino, assorbendo linfa dalle inquietudini e dai conflitti della vita metropolitana. La cronaca, la televisione, il cinema, la narrativa, il fumetto sono stati permeati da paure perlopiù sentite come attuali, la cui origine folclorica però, a grattare la superficie, si perde nella notte dei tempi. L'ombra degli Antichi, siano essi gli Etruschi o i nostri nonni, ci ha sempre seguìto, scivolando tra le rotative della stampa, scrutandoci dal ciglio dell'autostrada, studiandoci dal luminescente schermo del televisore, manifestandosi tra le note di alcune canzoni. In questo libro l'Italia che ci è familiare mostra il suo volto occulto, notturno, fantastico, attraverso le voci di oltre venti autori che hanno scelto (e non di rado mescolato) la testimonianza, il saggio, il racconto vero e proprio. Facendoci scoprire che, in fondo, questo lato insolito della nostra cultura è familiare anche a noi, più di quanto pensiamo. Da sempre. "Almanacco dell'Italia occulta" invita i lettori a un variegato viaggio tra case infestate, indagini misteriose, culti innominabili, cronache bizzarre, evocazioni medianiche, fatti inspiegabili, treni fantasma e castelli incantati dei baracconi, suoni e canti che scatenano danze macabre, inneggiano al Maligno e attestano contatti con dimensioni ultraterrene.