Il volume ricostruisce il percorso che condusse Viktor von Weizsäcker, a partire dagli anni Venti del Novecento, alla fondazione di un'antropologia medica, analizzando in particolare lo stretto rapporto esistente tra la "nuova medicina" e il "nuovo pensiero" di Franz Rosenzweig e Martin Buber, così come affiora soprattutto dalla rivista "Die Kreatur". Inoltre definisce concettualmente i capisaldi, i nuclei tematici di tale disciplina: tra questi, il Gestaltkreis, l'antilogica, il metodo biografico, l'indeterminismo terapeutico. Infine, analizza la querelle che oppose agli inizi degli anni Cinquanta Karl Jaspers a Viktor von Weizsäcker - documentata anche da un interessante scambio epistolare - con l'intento di cogliere lo statuto epistemologico della medicina e l'attualità della proposta di Weizsäcker, soprattutto alla luce del rinnovato dibattito sul rapporto medico-paziente, promosso dalle cosiddette medical humanities, e del nuovo concetto di salute e malattia che esse comportano.