Fra le pieghe della sua eredità spirituale, San Francesco ha lasciato un libriccino nel quale sono tracciati gli itinerari. Per raggiungere i suoi eremi immersi in una natura silvestre ed arcana, quelli almeno sopravvissuti alle ingiurie del tempo. Si tratta di un baedeker che per primi hanno saputo sfogliare alcuni viaggiatori stranieri i quali, fra Ottocento e Novecento, sono rimasti affascinati dalla figura di Francesco e dal suo rapporto con il mondo della natura. Seguire gli itinerari che quei viaggiatori hanno percorso a dorso di mulo fino alle soglie degli eremi della Toscana meridionale, dell'Umbria e della Sabina significa inoltrarsi nel cuore verde dell'Italia centrale e sperimentare il fascino di un antico viaggio.