Dialogare con Dio in un tempo senza Dio o nel quale Dio è creduto poco, a volte anche male, pare oggi un'impresa ardua. In questo libro l'autore prova a farlo, utilizzando la via della filosofia e della mistica, muovendosi tra il registro della contemplazione-meditazione e quello della riflessione-speculazione. L'occhio è tuttavia sempre rivolto alla vita e all'azione, alle scelte che si è chiamati a compiere, mettendo in gioco la propria libertà e facendo i conti con la propria fragilità. Una sorta di mistica sociale e feriale che si confronta continuamente con le tante difficoltà sia della vita che del credere. Un pensiero orante e adorante ma anche dubitante e problematizzante, nomade e itinerante, che ci aiuta a contemplare il mistero di Dio e dell'uomo, e ad attraversare le grandi domande di sempre.