Chi era Alexandre Koyré (1892-1964)? Un filosofo, studioso di Galileo, Cartesio, Newton, seguace della fenomenologia di Husserl? Oppure un terrorista, una spia, la voce dei bolscevichi dopo la Rivoluzione d'Ottobre? Il quadro complesso e sfaccettato che si dispiega in queste pagine dà ragione di tutte le istanze e offre dello scienziato, del filosofo, del testimone del "secolo breve" un nuovo ritratto, che è certo inaspettato, ma non insolito per il Novecento.