Alì Pascià di Tepelena fu, per i suoi contemporanei, una figura contraddittoria, per certi versi inafferrabile: capace di giocare da protagonista una partita politica di assoluto rilievo, affascinò e respinse i suoi interlocutori. Tra coloro che lo conobbero da vicino, François Pouqueville, il grande viaggiatore, che per alcuni anni fu console di Napoleone alla corte di Giannina, osservatore certo non disinteressato delle gesta del despota epirota.