Al Capolinea e Il teatro è morto. Due pièce, due testi complementari come due fotografie inserite in una stessa cornice, una realtà con i suoi stravolgimenti apparenti, dove il pensiero diventa atto rivoluzionario, unico possibile, e, benché si riveli "sospeso" a un capolinea o a un teatro chiuso, rappresenta la sola possibilità di ripartire.«Te lo ripeto. Erodere, erodere. Erodere certezze per trovare uno spiraglio, insinuare dubbi, porre interrogativi, accendere luci, smembrare le apparenze in tante parti, tali da poter essere osservate da ogni lato. Prima che il grande teatro con la sua menzogna ci prenda infine tutti e ci riduca in polvere».