Aldo Cherillo, laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, si distingue come appassionato cultore di storia locale, dedicando gli ultimi tre decenni alla ricerca e alla divulgazione delle radici storiche dei luoghi che abbracciano la sua comunità. La sua attenzione si focalizza soprattutto sugli "Odonimi", ovvero i nomi delle strade, viali e vicoli che costellano la città. Cherillo, Socio Onorario dell'Associazione Culturale LUX in FABULA, ha canalizzato il suo impegno nella promozione della conoscenza del territorio attraverso una lente unica: i toponimi. Ritiene che la chiave per comprendere appieno la storia di un luogo sia nascosta nei nomi delle strade, vere e proprie testimonianze di eventi passati, personaggi rilevanti e fatti storici. Il suo strumento di elezione è la consultazione delle targhe stradali, veri e propri veicoli di memoria collocati lungo i percorsi quotidiani. Attraverso di esse, Cherillo si propone di portare alla ribalta avvenimenti rilevanti e personaggi di un passato comune, spesso trascurati anche da studiosi e cultori di storia locale. La sua opera si configura come un lavoro nato dal pensiero che, attraverso la cognizione dei nomi sulle targhe stradali, si possa pervenire al passato dei luoghi. Cherillo crede che queste denominazioni, a volte trascurate, possano contribuire a consolidare la connessione tra la comunità e la propria identità culturale, fungendo da ponte tra la storia passata e la vita contemporanea. L'approccio di Aldo Cherillo è un invito a riscoprire e apprezzare la specificità di ogni luogo, ad abbracciare la ricchezza della storia tramandata attraverso i toponimi. La sua dedizione alla valorizzazione di queste testimonianze, presenti nelle vie di Agnano, Bagnoli, Coroglio con Nisida e in altri luoghi, risulta essere un contributo prezioso per una migliore comprensione del patrimonio culturale locale. Il suo impegno, ispirato da diversi spunti di singolarità, si traduce in un'opera che si propone di catturare l'attenzione degli abitanti e di chiunque percorra quelle strade, offrendo una lettura avvincente e informativa attraverso la collocazione di rappresentazioni fotografiche particolarmente rare. Concludendo, Aldo Cherillo invita la comunità a esplorare le strade con nuovi occhi, a riflettere sulle storie incise nelle targhe, e a contribuire così a mantenere viva la memoria e l'identità di luoghi che costituiscono parte integrante del nostro patrimonio culturale
