Aglais è un'attrice di teatro, con una trentennale, coraggiosa, luminosa, maltrattata carriera. Una mattina scopre che la parola teatro, il "verbo", i copioni, gli edifici dei teatri non esistono più, non se ne ha più ricordo; nei vocabolari c'è il vuoto al posto della parola teatro. E come una scintilla, guizza e divampa in lei, quell'antico seme, piantato da bambina: disturbo dissociativo della personalità. Aglais attraversa, intrecciando la sua vita reale, con quella dei sei personaggi che ha amato di più nella sua carriera: Blanche du Bois, Ersilia Drei, Antigone, Maria Stuarda, Filumena e Medea, fino ad uccidere i suoi figli, e per questo poi rinchiusa in una clinica psichiatrica giudiziaria. Legata in una camicia di forza, all' interno di un enorme guscio di lumaca, con coda di Sirena, fatto da copioni teatrali, schegge di scenografie, pezzi di costumi di scena, libri... Racconterà la sua trasformazione come quella che la farfalla effimera, Aglais, compie nascendo e morendo in un solo giorno, dando alla luce un milione di piccole farfalle effimere... Aglais...!!!