I flussi di rifugiati interni all'Africa subsahariana sono stati, negli ultimi vent'anni, in costante aumento. L'Uganda, il terzo paese al mondo per numero di rifugiati ospitati, è stata spesso sotto i riflettori della stampa internazionale per la sua politica di accoglienza particolarmente aperta a partire dal 2014, quando la guerra in Sud Sudan ha portato oltre un milione di persone a cercare asilo politico nel paese nel giro di pochi mesi. I contributi di questo numero di afriche e orienti indagano i retroscena della narrazione sull'Uganda come "il miglior posto per essere un rifugiato", analizzando, da un lato, la complessa rete di relazioni diplomatiche che si articola attorno alla politica di accoglienza ugandese - e alla sua implementazione talvolta parziale o lacunosa; e dall'altro le esperienze vissute dei rifugiati, sia in ambito urbano che in quello rurale.