Ludovic è grosso, alto due metri, ex giocatore di rugby; Aurore è minuta e delicata. Ludovic fa un lavoro misero, recupero crediti di casa in casa; Aurore è un'apprezzata creatrice di moda, titolare di un marchio che porta il suo nome. Ludovic, figlio di contadini del sud della Francia, è un po' rozzo; Aurore è una giovane signora borghese di gran classe. Ludovic è solo; Aurore è sposata con Richard, rampante imprenditore americano e ha due bei bambini. Due mondi completamente diversi. Niente li accomuna, se non il fatto che a Parigi vivono uno di fronte all'altra, divisi da un cortile in mezzo al quale troneggiano due alberi. Entrambi consapevoli della propria posizione sociale, istintivamente si evitano, quasi diffidano l'una dell'altro, fino a che il caso, sotto forma di due corvi minacciosi, li porta a un non richiesto incontro ravvicinato che per entrambi si rivela una scoperta meravigliosa. Divampa un amore. Lei vede in lui solidità, sicurezza e soprattutto schiettezza, virtù terribilmente latitante nell'infido mondo della moda. Lui trova in lei una femminilità ardente e raffinata insieme che non aveva mai neanche osato sognare. Ma l'intrecciarsi delle loro vite suscita una reazione a catena di eventi inaspettati che li porteranno dove mai avrebbero immaginato.