Da un po' di tempo il piccolo Theo si sveglia all'alba, in preda a un'angoscia inspiegabile che inizia già nel sonno, e corre veloce alla finestra per vedere se fuori qualcosa è cambiato. Ma quando si affaccia, tutto è come lo ha lasciato, e la casa in mezzo alle montagne dove vive con i suoi genitori e il cane sembra sicura, lontana da ciò che accade nel mondo. Eppure una non ben precisata paura attraversa le voci dei suoi genitori, le facce dei passanti, che prendono informazioni in fretta e partono con auto zeppe di valigie, e persino gli animali e gli alberi, le cui fronde tremano fitto fitto. Una paura che cresce, fino a quando il bambino non capisce che la guerra atomica tanto temuta è diventata realtà e una nube misteriosa e radioattiva incombe sul pianeta. E così tutti sono costretti a scappare in luoghi non meglio identificati, le Città chiuse, sperando di trovare posto e di non perdere troppe cose per strada. E anche Theo fugge, cercando invano di comprendere il senso di ciò che gli accade. Che è poi la sorte di ogni uomo quando crollano le certezze dell'infanzia, e lo assale lo sgomento di diventare grande, l'ossessione di cercare una ragione per vivere. Prefazione di Valentina D'Urbano.