Il dottor Collevecchio è un dirigente di un ufficio pubblico per la protezione ambientale. Si trova sotto processo per un presunto reato di omissione. Dall'avviso di garanzia sono trascorsi ben sette anni e ancora non vede la conclusione di quel calvario che gli sta causando molti danni, morali ed economici. Alla sofferta situazione che sta vivendo si è da poco aggiunta la separazione dalla moglie. Il chimico, nonostante la vicenda giudiziaria che lo coinvolge, prosegue instancabile nel proprio lavoro e si trova ad affrontare problematiche ambientali sempre più complesse e disparate che lo portano immancabilmente a criticare i "fanatici dell'ambientalismo" o "gli ambientalisti del no". Ad un certo punto, si trova coinvolto in una azione vendicatrice portata avanti da un imprenditore che lo fa accusare ingiustamente di concussione. Le sofferenze che hanno imperversato nella sua vita lo porteranno ad interrogarsi sul loro significato. Con l'aiuto di Padre Giusto comincerà a capire che in qualche modo Dio lo sta aiutando a conoscere la propria realtà di persona orgogliosa per intraprendere un cammino di umiltà.