Dimenticata durante il periodo comunista, la figura di Max Blecher è tornata luminosa dopo il 1989 con edizioni e traduzioni in numerose lingue e presso prestigiosi editori in Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna e Francia. Con una scrittura fine, delicata, precisa e allo stesso tempo viscerale in Accadimenti nell'irrealtà immediata, edito per la prima volta in Italia da Keller nel 2012, Blecher ci dona il racconto intimo e inquietante di un'adolescenza caratterizzata da frequenti "crisi di irrealtà", dal disagio fisico e sociale e dalla scoperta della sessualità. Blecher è stato spesso paragonato a Franz Kafka, Bruno Schulz, Thomas Mann e ci ha lasciato una produzione letteraria eccelsa nonostante una vita sofferta e stroncata precocemente - a soli ventinove anni - dalla tubercolosi spinale.