"Questo mio libro vuol raccontare cos'era l'Abruzzo - ferroviario ma non solo - di quasi mezzo secolo fa. L'Italia di allora era assai meno omogenea, perlomeno sul piano dei costumi e delle mentalità, di quanto non lo sia oggi. La rete autostradale appena agli inizi, almeno otto ore per andare da Roma a Milano coi Direttissimi, i servizi a vapore ancora estesi, le telefonate interurbane una costosa possibilità ed in molte zone ancora senza teleselezione. Ogni zona del Paese con le proprie abitudini ed usanze, diverse anche a poche decine di chilometri di distanza, e questo sopratutto nei paesi delle parti interne montagnose. Da poco tempo la televisione in bianco e nero con un solo canale aveva iniziato un'opera di amalgama nazionale (ma in certe zone interne il segnale ancora non arrivava). Ecco, questo era il quadro generale quando partendo da Torino visitai "ferroviariamente" l'Abruzzo ed i suoi dintorni. La passione per le locomotive a vapore ed i treni mi portava, come preziosa conseguenza, a visitare e vedere zone in cui mai mi sarei altrimenti recato allora."