"Abbiamo sempre avuto una canzone nelle orecchie" è una storia di provincia apparentemente normale. Solo la musica, però, può illuminare la normalità fino a renderla speciale. E così, attraverso una serie di canzoni, ritornelli e suoni che fungono da lenti d'ingrandimento, il romanzo traccia la lunga parabola di un gruppo di amici che si incontrano alle scuole medie, si frequentano tutti i giorni, poi un po' si perdono ma con il tempo si ritrovano. Quasi sempre all'ombra di un campetto, di un bar, di una discussione. Con Garatti, Piazza, Pier e Wilson il rapporto è sempre stato aperto, ma nella biografia di Garatti a un certo punto rispunta Il Cappe, un bulletto di tempi ormai lontani che gli impone un doloroso confronto con sé stesso e l'età adulta.