Nel 1923, quando finalmente assapora l'indipendenza creativa, Charlie Chaplin ribalta ogni previsione: il primo film da lui diretto, prodotto e distribuito non è comico. È un melodramma e senza il Vagabondo. Lo sconcerto del pubblico obbliga i cinema ad affiggere cartelli di avvertimento alle casse, ma gli elogi della critica sono unanimi. Chaplin ha realizzato qualcosa di unico, facendo compiere un balzo in avanti all'arte della regia. La storia prende spunto dalla figura di Peggy Hopkins Joyce, nota cacciatrice di dote per la quale un giovane innamorato si tolse la vita. Chaplin scava dentro e oltre le convenzioni morali e il perbenismo borghese che ha già preso di mira con le sue commedie. La raffinata analisi psicologica dei personaggi lo eleva al rango di 'filosofo della natura umana'. Eppure "La donna di Parigi" non ha successo, e il suo autore abbandona la strada della commedia drammatica. Cosa sarebbe accaduto altrimenti non lo sappiamo. Sappiamo che Chaplin si conferma quel genio comico che tutti conosciamo e amiamo. Sappiamo che questo gioiello, da ogni punto di vista perfetto, è oggi, a oltre cento anni dalla sua realizzazione, un capolavoro da riscoprire. Rarità e approfondimenti: Chaplin Ritrovato: La donna di Parigi (2024) di Cecilia Cenciarelli. Voce narrante di Francesca Mazza; Edna Purviance Screen Test (1916 ca); Parigi anni Venti, attualità Gaumont-Pathé (1920-1926); Camille (1926) di Ralph Barton; United Artists (1919); Scene eliminate (1976); gli altri film della première londinese: Come to The Riviera - For 2 Minutes! (1924), Felix Goes to Hollywood (1923) di Otto Messner, La casa elettrica (The Electric House, 1922) di Buster Keaton ed Eddie Cline. Contenuti libro: Nel booklet curato da Cecilia Cenciarelli, un saggio di Peter von Bagh sul film e un'intervista di Kevin Brownlow a Michael Powell; tra i documenti, i ricordi di Adolphe Menjou ed Eddie Sutherland, una lettera di Chaplin a Edna Purviance e un ritratto dell'attrice, appunti di Chaplin per la storia e un resoconto della visione privata del film di Theodore Dreiser; un'antologia critica.