Pazzia, morte e rinascita. Sono queste le tre fasi, i tre stati emozionali che il pellegrino deve attraversare lungo la via che da Saint- Jean-Pied-de-Port porta a Santiago de Compostela. Chi si mette in cammino lo sa: dovrà affrontare oltre ottocento chilometri, migliaia di passi, gioie e dolori, lacrime e sorrisi. Ognuno vive il pellegrinaggio a suo modo: per Erika Monteleone, andare a Santiago ha significato spogliarsi del proprio corpo per rinascere nell'autenticità dell'essenza; un incitamento ad accogliere il rischio liberandosi dalle catene sociali, un'ode alla vita, alla libertà e alla natura. Nel lento peregrinare sulla via che porta alla tomba dell'apostolo Giacomo ci si può smarrire, ma alla fine ci si ritrova sempre, spesso nella verità delle piccole cose.