Donna Cossyra non passava inosservata anche se il tragitto tra Palazzo Perez e la Matrice era tutto nell'attraversare diagonalmente la piazza. Dal Caffè, alla Cartolibreria, alla Farmacia, al Magazzino Millarticoli, al Circolo dei Nobili, sguardi ammirati e sorpresi la seguivano. Ammirati poiché nessuno riusciva a ricordarla tranne che nell'armonia del passo, nel lusso dell'abbigliamento e nella bellezza della figura, cui la frangia di velo del cappello, trasparente e corta per celarne lo sguardo, esaltava il vezzo di mistero femminile. Tutto il suo corpo era un'esplosione di fisicità slanciata ed altera. Occhi sorpresi nel contempo per le circostanze del transito in ora ormai di pranzo e senza l'accompagno servitore...
