Secondo romanzo di Alessandro Del Ben. Un futuro dove umani e androidi convivono, dove un poliziotto si troverà ad affrontare enigmi e misteri che drammaticamente finiranno per coinvolgerlo. Amici che diventano nemici, certezze che vacillano, capovolgimento di situazioni, strane coincidenze che fanno dubitare di tutti e persino di se stessi. Le Terre Irredente per gli ultimi, ai margini della "Nuova Grandiosa Epoca dello Sviluppo". Jimmy Arthur Lown, poliziotto come il padre e il nonno, si presenta al ritorno del lavoro in un momento magico dell'imbrunire, quando il finito della realtà diventa infinito, quando l'asfalto lucido di pioggia riverbera le fioche luci dei lampioni creando giochi di ombre nel silenzio. A Jim piaceva quel silenzio, lo rendeva calmo e talvolta felice. Alla fine del romanzo, lo stesso Jim, con il gesto di David che mostra la testa mozzata di Golia, innalza il cuore grondante di sangue di Callister, il suo cinico e malvagio "capo", colpevole persino del massacro dei suoi genitori, la mamma sanguinante nel vestito leggero a fiori rosa, profumo della felicità. La vendetta fu odio o pazzia? Le sbarre rinchiudono Jim nella cella più piccola del manicomio. È il 2026, o il 2126 come crede Jim?