1983. Quando la grande stagione dei generi italiani è prossima a chiudersi, l'industria dà un ultimo colpo di coda con il genere post-atomico, imitazione in scala artigianalmente ridotta dei grandi successi commerciali che - da Blade Runner a Guerre stellari, da Interceptor a 1997: Fuga da New York - hanno da poco sbancato i botteghini internazionali. Sergio Martino, esploratore di ogni filone del cinema popolare tricolore, accetta l'improba sfida di narrare e costruire uno scenario popolato da uomini scimmia e cyborg, guerrieri neo-medievali e mangiatori di ratti, nel quale amalgamare astronavi e auto corazzate, cavalli e motociclette. Sfruttando appieno le capacità di un comparto tecnico d'eccezione - dal reparto stuntmen a quello artificieri, fino ai geniali modellini creati dallo scenografo Antonello Geleng - restituisce una Grande Mela insieme primordiale e avveniristica, dando forma al più riuscito esempio del genere. Grazie all'ausilio di documentazioni e fotografie finora inedite e alla collaborazione di coloro che presero parte alla scrittura e alla realizzazione del film, l'autore ricostruisce genesi, lavorazione e destino di 2019. Dopo la caduta di New York, cult imperituro di un cinema che, in Italia, non esiste più.