15 maggio 1916. La guerra si scatena in tutta la sua brutalità. Sull'arco prealpino compreso tra l'Adige e il Brenta il comando austro-ungarico mette a segno la Strafexpedition, la punizione punitiva. Tra la primavera e l'estate del 1916 un milione di uomini in armi si fronteggiò in uno spazio relativamente ristretto, su un terreno montuoso, aspro e privo di risorse. La controffensiva italiana alla Strafexpedition si tradusse nella più grande battaglia di ogni tempo combattuta in montagna: i soldati italiani fermarono il nemico sugli spalti sovrastanti la pianura vicentina, ma posizioni strategiche importanti restarono in mano austriaca. Gianni Pieropan ricostruisce, con rigore di storico ma con stile di narratore, quei settanta giorni di guerra i cui effetti furono militari ma anche politici.