Vagabondo? Spia? Apostata? Adultero? Omicida? Un malfattore per le autorità. Ma era davvero questa la condizione di Zakej Odranci, l'ebreo fuggito dal suo paese e fattosi burattinaio tra il XVIII e il XIX secolo? Da un insignificante fatto di cronaca locale capita che a un narratore venga voglia di inventarsi il seguito della vicenda di un fantomatico burattinaio di circa due secoli prima. Sul teatrino di questa storia compaiono sanfedisti e briganti, Gioacchino Murat e fra Diavolo, miseri discendenti degli antichi arcieri del grande imperatore Federico di Svevia e sognatori che hanno perduto l'orientamento, stregonerie tentate e rivolte abortite. E poi c'è anche una Maria ormai perduta alla quale si deve pur sempre qualcosa. Ma si spera che la rivolta dei burattini abbia la meglio sui "manovratori", perché una risata - oh sì! - li seppellirà.