Il Fantasma dell'Opera è un romanzo dalle molte sfaccettature. È un romanzo gotico, poiché parla di oscure presenze, di ombre, di fantasmi, di sortilegi e di magia; è un romanzo romantico, come era romantica l'indole dello scrittore Gaston Leroux, portato ad una certa malinconia cimiteriale e dolciastra; è un romanzo decadente, poiché il suo protagonista è un vero dandy, dall'eleganza teatrale e sovraccarica che ama circondarsi di arredamenti barocchi, di specchi, di velluti, di oro, proprio come sarebbe piaciuto a Wilde o a Huysmans; è un romanzo simbolista, poiché costellato di moltissime metafore care alla narrativa fiabesca, come quella della chiave, dell'anello, del bacio, del lago, del fiume; è un romanzo surrealista, come ebbe a dichiarare Jean Cocteau, poiché parla di sogni, di dimensioni dilatate e ossessive, come nel romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie, di Louis Carroll, è un romanzo moderno, poiché parla della discesa nelle profondità di noi stessi, legandosi al mondo della psicoanalisi di Sigmund Freud; è un romanzo teatrale poiché ci parla dell'illusione del palcoscenico; è un romanzo poliziesco, poiché usa in certi passaggi il linguaggio dell'indagine ed è costellato da delitti misteriosi; è un romanzo d'amore, poiché racconta di un'infelice passione non corrisposta. Il Fantasma dell'Opera è un romanzo che contiene tanti romanzi, diversi stili e ci tocca nel profondo dell'anima poiché parla di sentimenti, è un romanzo popolare che racconta storie che riguardano tutti noi, anche se apparentemente incredibili. Infine, è un romanzo straordinario che ha ispirato altre opere: romanzi, film per il cinema, riduzioni per la televisione, allestimenti circensi, fantasmagorie sul ghiaccio, le ha ispirate dalla sua prima apparizione, nel 1910, fino ad oggi e continuerà ad ispirarne altre, negli anni a venire.