Negli anni Trenta si festeggiano ancora i fidanzamenti, e in grande stile: a suggellare l’unione di due ragazzi deve essere un pranzo di addirittura venti portate. E così avviene anche nel caso di Angelo, borghese di Bologna, e Silvia, figlia di contadini di Porretta Terme, sull’Appennino tosco-emiliano. Il colossale convivio è organizzato nella casa di lei, i partecipanti sono una trentina e quella del pranzo è un’ottima occasione per vedere messi a confronto due mondi così diversi.