Tony, il Babbo Natale che inaugura i festeggiamenti natalizi dei grandi magazzini di Cole a New York, è ubriaco, e così viene sostituito in tutta fretta, su idea della dinamica direttrice del marketing, Dorey Walker, da Kriss Kringle, anziano signore che già aveva rimbrottato aspramente l'uomo per la sua condotta scandalosa, e sembra (e sostiene personalmente di essere) l'autentico Babbo Natale. Dopo la trionfale parate con la slitta e renne, costui intrattiene i bimbi da Cole, e talora indirizza i loro genitori in ristrettezze finanziarie dove possono comprare a prezzi inferiori, cosa che dapprima sconcerta Dorey, che poi ha l'idea, su consiglio dell'amico Brian Bedford, avvocato, innamorato segretamente di lei, di sfruttare la cosa come campagna pubblicitaria con enorme successo. Anche la figlioletta di Dorey, Susan, è conquistata da Kriss, che le promette per Natale una nuova casa, un papà ed un fratellino. Il rivale di Cole, Lamberg, è furente, e incarica i suoi promoter Jack Duff e Alberta Leonard, di ingaggiare Kringle. Al suo rifiuto, decidono di rovinarlo. Corrompono Tony perché provochi Kringle, che accusato addirittura di molestie ai bambini si avventa per colpirlo e viene arrestato. Scagionato dall'accusa di percosse, resta in una clinica perché sostiene di essere babbo Natale in persona. Il pubblico ministero Ed Collins, amico di Lamberg, nonché del giudice, briga per ottenere l'interdizione dell'uomo. ma Brian, che ha invano donato un anello di fidanzamento a Dorey, assume la difesa di Kringle, e provocando un processo, con abili cavilli riesce a far emettere una sentenza a favore. Prima di scomparire, Kringle combina un incontro notturno e un matrimonio tra Dorey e Brian fa regalare loro dalla ditta una nuova casa come premio per l'incremento delle vendite, e Susan potrà sicuramente, magari dopo nove mesi, avere anche l'ultima parte del regalo promessole da Babbo Natale: un fratellino.