Nella Berlino sconfitta e distrutta, avvolta in un'atmosfera di incubo e di fame, un ragazzo tredicenne, Edmund, deve provvedere alle necessità della famiglia, composta del vecchio genitore ammalato, del fratello maggiore, già appartenente all'esercito, ed ora fuggiasco, e della sorella, che la sera frequenta gli ambienti militari alleati. Il piccolo Edmund, per istigazione del suo vecchio maestro, al quale si rivolge per aiuto, avvelena il padre: i deboli e gli inutili debbono essere eliminati perché i più forti, i migliori si salvino. Preso dal rimorso e dal dubbio, ritorna per lumi dal maestro, che lo scaccia trattandolo da assassino. Abbandonato da tutti brancola per le vie distrutte della città passa di fronte ad una chiesa, dalla quale, col dolce suono di un organo, si sprigiona una promessa di vita ma tira avanti. Salito sul campanile, vede la sua casa, dalla quale stanno portando via il padre morto e, disperato, si getta nel vuoto.