Scritta e diretta da Marco Bellocchio, Esterno Notte racconta il sequestro di Aldo Moro dal punto di vista dei protagonisti principali della vicenda. 1978: L’Italia è dilaniata da una guerra civile. Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato Violenza di piazza, rapimenti, ambizzazioni, scontri a fuoco, attentati. Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale, un governo sostenuto dal Partito Comunista (in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana. Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo. Proprio nel giorno dell’insediamento del governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978 sulla strada che lo porta in Parlamento, Aldo Moro viene rapito in un agguato che ne annienta l’intera scorta. È un attacco diretto al cuore dello Stato La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni.