Fuggiasco a Porto Ercole, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio ivi muore nel 1610. Lo assiste il fedele servo muto Jerusalemme. Si rivive la vita tormentata e tempestosa che il pittore condusse a Roma, tra sordide avventure, risse e traversie di ogni genere gli incontri amorosi con l'amante Lena e con l'altro amante - il più noto fra i modelli - Ranuccio Tomassoni che poi Caravaggio uccise a coltellate infine è tutta una sfilata di gente illustre o di bassa estrazione, con cui il pittore si ispirava per le sue opere più celebri. Nell'agonia, il Caravaggio riepiloga volti ed episodi, ricorda i vertici raggiunti, i potenti incontrati, i momenti intensi della sua dissipazione come della sua fama, ancora oggi straordinaria.