In 13 brevi capitoli, le drammatiche immagini e le mutilazioni del Kuwait reduce dalla prima guerra del Golfo in un esemplare reportage poetico dove a parlare, più che un laconico commento in off, sono i luoghi e gli spazi del deserto, i rumori di uomini e macchine alle prese con l'inferno dei pozzi in fiamme e due madri, vittime dell'invasione irakena. Una toccante meditazione sulla follia della guerra, su una Apocalisse umana ed ecologica.