Liberamente tratto dall'opera teatrale di Rafael Azcona e Luis Berlanga Nel giorno dell'onomastico della mamma, il film narra le vicissitudini e i tardivi turbamenti del trentaduenne Fernando detto "Didino", il quale vive nella grande tenuta di famiglia con la madre vedova, la contessa Mafalda, oltre a Driade e Anchise, due anziani fratelli, da sempre al servizio della famiglia. La madre ha un rapporto esageratamente possessivo nel confronti del figlio, causando in "Didino" un forte complesso edipico e, soprattutto, una grande difficoltà a instaurare normali relazioni con l'altro sesso. La sua situazione è aggravata dalle sentenze dello zio Alberto, il quale esorta il nipote a seguire la sua vera natura, fermamente convinto che sia omosessuale. La morte accidentale dell'anziana governante Driade determina l'ingresso nella tenuta della nuova domestica Angela, una giovane ragazza claudicante, della quale "Didino" si innamora. Tra i due nasce una relazione, ostacolata però dalla madre che non accetta di cedere il figlio ad un'altra donna. Una notte Didino e Angela fanno l'amore davanti alla madre, che reagisce male davanti ai due che continuano a amoreggiare spudoratamente. Quando finalmente Fernando decide di andarsene di casa per vivere con la sua amata, la madre finge di approvare la sua volontà e mentre lo aiuta nell'ultimo bagno prima della partenza lo affoga tra mille bolle di sapone.