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Libri di Witold Gombrowicz


Foto di Witold Gombrowicz
Witold Gombrowicz

Witold Gombrowicz (Maloszyce, Polonia, 4 agosto 1904 - Vence, Francia, 24 luglio 1969) è stato uno scrittore e drammaturgo polacco. Nel 1937 pubblicò il suo primo romanzo, Ferdydurke. La satira contro la società borghese polacca e i riti di una cultura dissociata dalla realtà si trasformano in un'allegoria della dell'inautenticità della vita umana. La lotta fra maturità e immaturità, la contrapposizione tra vecchiaia e giovinezza, tra ordine e caos, costituisce il motivo fondamentale di tutta la successiva opera narrativa e teatrale di Gombrowicz che fa uso di un linguaggio frammentato e scomposto, parodia di tutti gli stili e convenzioni letterarie. Diventato celebre solo negli ultimi anni della sua vita, oggi è considerato una delle figure di spicco della letteratura polacca e mondiale del Novecento. È stato candidato per il Premio Nobel per la letteratura nel 1966.




Biografia

Witold Gombrowicz nacque a Maloszyce vicino a Opatów, da una ricca famiglia dell'aristocrazia polacca. Lo stesso Gombrowicz scrisse che la sua famiglia aveva vissuto per 400 anni in Lituania ma era stata costretta a trasferirsi dopo che suo nonno era stato accusato di aver partecipato a una rivolta nel 1863. 

Nel 1911 la famiglia si trasferì a Varsavia. Gombrowicz studiò legge all'Università di Varsavia, laureandosi nel 1927. Dopo la laurea trascorse un anno a Parigi, dove studiò presso l'Istituto di studi internazionali superiori. 

Quando Gombrowicz tornò in Polonia, iniziò a candidarsi per posizioni in ambito legale con scarso successo. Negli anni '20 decise perciò di iniziare a scrivere racconti, poi stampati con il titolo Memorie del periodo dell'immaturità e ripubblicati nel 1957 con il nome Bakakaj. Gombrowicz entrò in contatto con altri giovani scrittori e intellettuali, formando un gruppo che si riuniva ai caffè Zodiak e Ziemianska, entrambi a Varsavia. 

Alla metà degli anni ‘30 iniziò a scrivere Ferdydurke che uscirà nel 1937 creando subito scompiglio nell’ambiente letterario polacco: molti lo considerarono una bambinata provocatoria mentre altri lo acclamarono come un capolavoro. Il libro prende di mira la vecchia retorica di una nobiltà ormai in declino da una parte e dall’altra l’attrazione che provavano le ultime generazioni per gli aspetti più superficiali della modernità. Il romanzo è estremamente innovativo per struttura e linguaggio e racconta con sarcasmo la storia di Giuso, scrittore trentenne, che, riportato suo malgrado all’età scolare ad opera di un personaggio di nome Pimko, cerca in tutti i modi di essere restituito alla sua età fisica e mentale. Secondo lo stesso Gombrowicz il romanzo affronta “il bisogno di trovare una forma per ciò che è ancora immaturo, non cristallizzato e sottosviluppato, così come il gemito per l'impossibilità di un tale postulato”. 

Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Gombrowicz intraprese un viaggio in Sudamerica. Sorpreso dalla guerra in Argentina, vi rimase fino al 1963 vivendo in condizioni di povertà. Nel 1947 uscì una traduzione spagnola di Ferdydurke, la prima in lingua straniera. 

Dal 1947 al 1955 Gombrowicz lavorò come impiegato di banca a Buenos Aires. Nel 1953 pubblicò il romanzo Trans-Atlantico e il pezzo teatrale Il matrimonio

Negli anni '60 Gombrowicz cominciò a essere riconosciuto a livello internazionale e molte delle sue opere vennero tradotte all’estero, tra cui Pornografia (1960) e Cosmo (1965). 

 Dopo aver ricevuto una borsa di studio dalla Fondazione Ford, Gombrowicz tornò in Europa nel 1963. Gombrowicz rimase per un anno a Berlino Ovest, dove subì una campagna diffamatoria organizzata dalle autorità polacche. Passò poi tre mesi nell'abbazia di Royaumont, vicino a Parigi, dove conobbe Rita Labrosse, canadese di Montreal e studente di letteratura contemporanea. Nel 1964 si trasferì in Costa Azzurra, nel sud della Francia, con la Labrosse, che assunse come sua segretaria. Trascorse il resto della sua vita a Vence, vicino a Nizza. 

La sua ultima opera è il libro Corso di filosofia in sei ore e un quarto, rivisitazione personale e ironica dei pensatori degli ultimi due secoli. Postumo fu pubblicato anche il suo diario privato, Kronos

Morì nel 1969 a Vence-en-Provence, devastato da una malattia ai polmoni che lo tormentava fin dall'adolescenza.





Citazioni

Quel martedì mi svegliai nell'ora smorta, evanescente, in cui la notte vera e propria è ormai finita e l'alba non riesce ancora a farsi strada. Destato di soprassalto, stavo già per precipitarmi in taxi alla stazione pensando di dover partire. Mi ci volle un minuto buono per rendermi conto che nessun treno, ahimè, mi aspettava alla stazione, e che non era quella la mia ora.




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GOMBROWICZ WITOLD...
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