Zerocalcare trascorre una prima parte dell’infanzia in Francia e successivamente a Roma nel quartiere di
Rebibbia, alla periferie nord est della città. Inizia a disegnare i primi fumetti verso la fine del liceo, fra cui uno sulle giornate del G8 di Genova nel 2001. Collabora poi con Radio Onda Rossa, e dal 2003 come illustratore del quotidiano
Liberazione, del mensile
La Repubblica XL e della sezione online di
DC Comics.
Dopo altri lavori saltuari la prima svolta professionale per
Zerocalcare arriva grazie al fumettista Makkox (Marco Dambrosio), che sceglie di pubblicare il suo primo albo a fumetti, intitolato
La profezia dell’armadillo (2011). La pubblicazione riscuote un buon successo e viene ristampata cinque volte, con una successiva riedizione a colori a cura di Bao Publishing. L'opera è composta da storie di poche tavole l'una, per lo più autoconclusive. Dalla notizia della morte di Camille, sua vecchia amica e primo grande amore, l'autore inframmezza flashback adolescenziali che descrivono la storia della loro amicizia a racconti della sua vita quotidiana da quasi-trentenne nella Roma degli anni duemila.
Sempre nel 2011
Zerocalcare crea un blog dove pubblica fumetti a tema autobiografico. Il secondo albo a fumetti, edito nel 2012,
Un polpo alla gola, esaurisce due tirature già in fase di prevendita.
Agli inizi del 2013, la Bao Publishing raccoglie e pubblica alcune storie tratte dal blog e il racconto inedito A.F.A.B. nell’album
Ogni maledetto lunedì su due, oltre al fumetto
Dodici, su un’invasione di zombie a Rebibbia.
Nel 2014 vedono la luce la graphic novel
Dimentica il mio nome (finalista al Premio Strega Giovani) e un murales di 40 metri quadrati all’entrata della metropolitana di Rebibbia.
Nel 2015 viene pubblicato
L'elenco telefonico degli accolli, che raccoglie vignette del blog e vari inediti. Sempre lo stesso anno
Zerocalcare si occupa di un reportage a fumetti sul conflitto tra curdi e Stato islamico per la rivista Internazionale. Nell'aprile 2016 queste storie vengono raccolte nel volume
Kobane Calling, in cui sono presenti anche i racconti dei viaggi tra Turchia, Iraq e Siria compiuti dall'autore.
L’adattamento di Kobane Calling verrà messo in scena al Teatro del Giglio di Lucca nel novembre del 2018, e a fine 2017 iniziano le riprese del film tratto da La profezia dell’armadillo, di cui Zerocalcare è anche sceneggiatore.
Tra il 2017 e il 2018 escono per Bao publishing due nuovi libri di
Zerocalcare, Macerie prime e
Macerie prime-Sei mesi dopo, che raccontano la difficoltà di un gruppo di amici, fra le delusioni della vita di tutti i giorni e un mondo del lavoro ormai sempre più precario.
Tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019, il museo d’arte moderna di Roma MAXXI ospita una mostra personale dedicata alle opere di Zerocalcare.
Del 2019 è l’album
La scuola di pizze in faccia del professor Calcare che raccoglie le storie pubblicate su blog e riviste, mentre nel 2020 Zerocalcare pubblica con Bao publishing due volumi,
Scheletri, che narra una storia in parte autobiografica, ambientata tra passato e presente, e
A babbo morto, che rappresenta scontri e disordini sociali come una metafora natalizia dai risvolti macabri e vede coinvolti Babbo Natale, Folletti e Befana.
Nel 2020 Zerocalcare diventa un volto noto al grande pubblico grazie alle partecipazioni al programma Propaganda Live durante i mesi della quarantena per il Covid-19. Ogni venerdì sera Zerocalcare propone i Rebibbia Quarantine, un diario a fumetti sui principali fatti della settimana, spesso ripreso dai principali siti d’informazione.